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Uppi Roma, Uniat Aps Nazionale insieme a Caf Uil propongono il CONDOMINIO DI STRADA

Data di inizio del corso: mercoledì 8 febbraio 2017

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COSTRUZIONE DI COMUNITÁ DI QUARTIERE

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UNIAT e UPPI Roma, tra le principali associazioni di settore dei servizi per la casa, insieme a CAF UIL, rete nazionale di assistenza fiscale, promuovono la formazione di una nuova figura di amministratore di condominio, quella dell’amministratore di Condominio di Strada, per offrire ai proprietari di immobili, agli inquilini e ai residenti in genere, la proposta di un nuovo modello per la gestione dei condomini, del fronte strada e della cura del patrimonio pubblico di zona, in una rinnovata relazione tra la comunità delle persone e il territorio.

L’idea scaturisce dall’osservazione e analisi dello schema su cui oggi si regge il patto sociale che, per effetto delle continue riforme giuridiche apportate a sanità, previdenza, scuola, fisco e assistenza, non è più in grado di garantire ai cittadini e agli utenti i necessari presidi di tutela, protezione ed assistenza alle persone, nonché all’ambiente e al territorio.

La ridefinizione dei valori sociali, culturali, economici, tradizionali e relazionali che costituiscono la nuova cifra della complessità presente nel tessuto urbano delle città. La presenza di queste nuove problematiche e la debolezza dello Stato, comprese le sue articolazioni amministrative, richiede, agli attori sociali, di mettere in campo una abile e consapevole funzione di cittadinanza attiva.

A tal proposito, quanto previsto dal quarto comma dell’art.118 della Costituzione, per i committenti del corso di formazione, costituisce motivo d’ispirazione all’agire civile, per restituire alle relazioni sociali ed economiche un metodo concertativo e partecipativo ispirato al principio di sussidiarietà.

Si tratta di tessere una trama di relazioni rivolte a favorire il dialogo tra i vari agenti della complessa società contemporanea che se ben messa in scena, per mezzo del modello di confronto tipico delle associazioni di persone della società europea, può essere in grado di colmare il vuoto di risposte e servizi rilevato in questa epoca dai cittadini-utenti.

Non si afferma nulla di nuovo sostenendo che le problematiche della società moderna si nutrono di assenza di legalità, complessità burocratica, caduta dei redditi e disoccupazione, temi resi maggiormente visibili dalla decadenza morale di quest’epoca. Si tratta di questioni brucianti soprattutto per chi risiede nei contesti metropolitani affollati e disumanizzati. Il degrado, l’insicurezza e soprattutto l’alto costo della vita, hanno rafforzato la domanda di servizi efficienti, efficaci e affidabili.

Uniat, Uppi Roma e Caf Uil ritengono che anche l’offerta di modelli di organizzazione dei servizi, sia sociali sia economici, di stampo privatistico e dal carattere preordinato si siano mostrati non all’altezza della domanda oggi proveniente dalla comunità, poiché costosi, in ritardo e non aperti alla partecipazione e ai suggerimenti della collettività anche di tipo associativo. Contestualmente e in questo quadro i promotori desiderano mettere in atto azioni politiche locali in grado di ricostruire, per via sussidiaria, infrastrutture sociali più efficienti per il riassetto dialettico della città, del territorio e del quartiere. In questa ottica si tenta di superare la distanza che oggi separa i cittadini dalle istituzioni, provando a riconnettere le varie formazioni sociali con l’obiettivo di costruire comunità di persone e di quartiere. Con il Progetto denominato “Condominio di Strada” i promotori vogliono fare tesoro degli errori fin qui e da altri attori commessi e ragionevolmente si pongono l’obiettivo di rispondere in modo efficiente, rapido e sicuro, meno costoso e soprattutto partecipato alle informazioni provenienti dai residenti per la gestione delle strade e dei condomini delle città. La sfida riguarda le complesse normative che regolamentano i condomini, la casa di proprietà, la locazione, la gestione delle parti comuni, la cura e il decoro del fronte strada. Uniat, Uppi Roma e Caf Uil sono convinte di potercela fare, riorganizzando le regole di civile convivenza, le uniche ancora funzionali al recupero e al controllo del territorio.

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